Un cartellone ricco, quattro anime artistiche e una città che respira cultura
Sarà un anno di grande teatro al Rosso di San Secondo, con un cartellone che unisce tradizione, innovazione e impegno civile. È stata presentata la stagione 2025/2026, sotto la direzione di Aldo Rapè, attore e regista nisseno di riconosciuta esperienza internazionale.
Il progetto prende il nome de “Le 4 Stagioni”, articolato in quattro percorsi distinti che dialogano fra loro:
- La Bella Stagione, diretta da Alessandra Falci
- La Nuova Stagione, curata da Aldo Rapè
- L’Allegra Stagione, con la direzione artistica de Il Triangolo No Trio
- La Stagione del Bene Comune, a cura di Prima Quinta

Un mosaico che riflette la vitalità culturale di Caltanissetta, con l’obiettivo di coinvolgere pubblici diversi e rendere il teatro sempre più luogo di incontro e comunità.
Il cartellone de La Nuova Stagione
Si parte venerdì 7 novembre 2025 con Anima Mundi (regia Monica Felloni, produzione Nèon Teatro).
A seguire, il 14 dicembre sarà la volta di Quintetto di Marco Augusto Chenevier, mentre l’11 gennaio 2026 andrà in scena The Problem di A.R. Gurney Jr. tradotto e interpretato da Annika Strohm e Saba Salvemini.
L’8 febbraio Cinzia Maccagnano porterà in scena I Cavalieri di Aristofane, e il 23 febbraio arriveranno Le Volpi con Lucia Franchi e Luca Ricci.
Il mese di marzo si aprirà con Ottantanove di Frosini/Timpano (l’8 marzo), per concludersi ad aprile con Shuma, tratto da Shuma Tragliabissi, regia di Peppe Macauda (19 aprile).

Un teatro che cresce con la città
«La nuova stagione nasce con l’idea di dare voce a più sensibilità artistiche – ha spiegato Aldo Rapè – perché il teatro non è mai un monologo, ma un dialogo continuo con la comunità. Caltanissetta ha bisogno di questo respiro culturale e noi vogliamo offrirglielo».
Il pubblico potrà scegliere tra abbonamenti in platea (80 €), galleria centrale (60 €) e la speciale formula under 30 (40 €), con ulteriori sconti per CRAL e PrimaQuinta.
Un’iniziativa che conferma come il Teatro Rosso di San Secondo si candidi a essere sempre più motore culturale e sociale del territorio, pronto ad accogliere il pubblico in un viaggio attraverso le stagioni dell’arte e della vita.

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